Jan Johansson – L’Artista del Vetro e l’Orafo

Jan Johansson (1942–2018) è stato uno dei più importanti artisti del vetro e orafi svedesi, noto per il suo lavoro presso Orrefors e per i suoi progetti artistici personali. Con la sua precisione nella lavorazione del vetro e la sua sensibilità alla luce, ha creato oggetti di design senza tempo ed eleganti, ancora oggi richiesti e ammirati. Durante la sua lunga carriera, ha progettato opere iconiche come la serie “Street”, “Fleur” e la scultura d’altare “Golgota – La Corona di Spine di Cristo” nella cattedrale di Linköping. Il suo lavoro si distingue per un perfetto equilibrio tra funzionalità ed estetica, rendendolo una leggenda dell’arte del vetro svedese.

Jan Johansson

Jan Johansson

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Primi anni e formazione di Jan Johansson

Jan Johansson nacque nel 1942 in Svezia e crebbe in una famiglia artistica. Suo padre, Helge Johansson, era uno scultore e insegnante alla scuola d’arte Konstfack, dove anche Jan studiò oreficeria. Durante gli studi sviluppò un senso unico per la forma e i materiali, che divenne la base della sua futura carriera.

Dopo la sua formazione, lavorò per un breve periodo nel design industriale presso AGA a Stoccolma, prima di essere assunto nel 1969 dalla fabbrica di vetro Orrefors, dove divenne uno dei designer più influenti.

La carriera di Jan Johansson presso Orrefors

Durante i suoi quasi 30 anni presso Orrefors (1969–1998), Jan Johansson lasciò un segno indelebile nello sviluppo del vetro svedese. I suoi design erano caratterizzati da linee pulite, tagli eleganti e un magistrale gioco di luci e ombre.

Alcune delle sue opere in vetro più celebri includono:

  • Street (2006) – un’elegante serie di cristalleria per bar ispirata alla griglia urbana di New York, con profondi intagli a motivo di reticolo.
  • Fleur – una serie di ciotole con caratteristiche forme floreali e bordi dolcemente sfaccettati.
  • Marin – una collezione con intagli scanalati distinti, ispirata al movimento delle onde del mare.

Johansson lavorò anche con la sofisticata tecnica Ariel, che consiste nell’incapsulare bolle d’aria e motivi all’interno del cristallo, consolidando ulteriormente la sua reputazione di innovatore nell’arte del vetro.

Jan Johansson come artista indipendente

Dopo aver lasciato Orrefors nel 1998, Jan Johansson continuò a lavorare nel design del vetro, spesso in collaborazione con sua moglie, Berit Johansson. Insieme, gestirono Johansson Art Design AB, creando pezzi d’arte unici e realizzando commissioni speciali.

Una delle sue opere più significative di questo periodo è la scultura d’altare «Golgota – La Corona di Spine di Cristo», installata nella cattedrale di Linköping nel 2004. La scultura è composta da quindici blocchi di cristallo che racchiudono una corona di spine in vetro colorato, un’opera toccante e spirituale, elogiata per la sua forza simbolica e la sua maestria tecnica.

L’eredità e l’influenza di Jan Johansson

Le opere di Jan Johansson sono state esposte sia a livello nazionale che internazionale e sono presenti in vari musei, tra cui il Nationalmuseum di Stoccolma e il Corning Museum of Glass negli Stati Uniti. I suoi design restano senza tempo, e in particolare la serie “Street” continua a essere un bestseller.

La sua filosofia era semplice ma potente: «Voglio controllare la luce. Se la luce si spegne, il vetro muore.» Questo concetto è stato la base di tutte le sue creazioni, dagli oggetti funzionali alle opere d’arte più straordinarie.

Con una carriera durata oltre cinque decenni, Jan Johansson ha consolidato il suo posto come uno dei più grandi designer di vetro svedesi di tutti i tempi. La sua eredità vive nelle sue splendide creazioni che giocano con la luce e continuano a ispirare e affascinare nuove generazioni di designer e collezionisti d’arte.